Sabato 7 Dicembre si è svolta alla Palestra Independiente del Cs Bocciodromo di Vicenza la prima edizione del “Muay Thai Release Party”, evento organizzato all'interno del settore Muay Thai ADO Uisp.
La Muay Thai è l'arte marziale thailandese, creata dagli
antichi guerrieri thailandesi da utilizzare in battaglia nel caso in cui
ci si trovi costretti a combattere senza armi. Di
conseguenza prevede l'utilizzo di gomitate, ginocchiate, calci ed
ovviamente pugni. A prima vista può sembrare una disciplina molto
violenta “solo per duri”, in realtà come tutte le altre
arti marziali è fondamentale per imparare a controllare l'uso della
forza. Inoltre la Muay Thai nasce da un popolo pacifico che non è mai
stato aggressore, ma storicamente sempre aggredito, quindi si è sempre
tramandata in un'ottica di legittima difesa.
Il problema nasce però nel momento in cui viene insegnata. Come
nella boxe, in molte palestre, soprattutto quelle casualmente gestite
da personaggi legati all'estrema destra, la Muay Thai
viene utilizzata per trasmettere l'annientamento del nemico da
distruggere. Molte volte per aumentare il prestigio della propria
palestra, gli istruttori mandano sul ring atleti che non sono ancora
pronti ad affrontare un incontro. E' la filosofia del “dilettanti allo sbaraglio”.
Da anni all'interno delle palestre popolari si
cerca di portare avanti un'idea degli sport da combattimento
alternativa. Per esempio per quanto riguarda la Muay Thai, durante gli
allenamenti si insegna l'antica e rituale danza del guerriero, ai
“middle-kick” scaricati sul sacco si alternano momenti di
approfondimento sulla cultura e sulla filosofia thai. Per quanto
riguarda la pugilato si portano avanti le parole ad esempio di Mandela “Boxe
è egualitaria. Sul ring ricchezza, età, colore della pelle sono
irrilevanti. Ma più che il combattimento, a me piace l'allenamento
regolare e costante, l'esercizio fisico che la mattina dopo ti fa
sentire fresco e rinvigorito”.
“Muay Thai Release Party” nasce per provare a declinare
lo “Sportpertutti” agli sport di combattimento, diventando quindi
“Ringpertutti”. “Ringpertutti” non
significa mandare sul ring atleti dilettanti allo sbaraglio, ma il suo
opposto, ossia dare la possibilità a chiunque di provare l'esperienza
del ring e le emozioni di un incontro,a prescindere dall'età, dal
livello di bravura e dal sesso. Ovviamente tutto questo in un
contesto completamente estraneo all'annientamento del nemico. Per scelta
quindi, niente incontri spettacolari tra atleti con esperienza alle
spalle, niente grandi nomi o professionisti, ma incontri solo tra
persone che salivano per la prima (o massimo seconda) volta sul ring. E'
l'idea del “Release Party” di un gruppo musicale applicato alle arti
marziali.
Ci sono stati due incontri dimostrativi di pugiliato tra “Palestra Independiente” e “Palestra Popolare Tpo” di Bologna e poi quasi una ventina di incontri di Muay Thai tra “Palestra Independiente Vicenza” e “I Cinque Elementi Padova”.
Anche se alla fine dell'incontro i giudici decretavano il vincitore, il
premio era uguale per tutti: un piatto di pasta da mangiare tutti
assieme a match terminati. La vera vittoria della giornata era essere
riusciti a rimanere sul ring fino alla fine anche se si aveva più di 50 anni
oppure anche se a sfidarsi erano un ragazzo e una ragazza. Con questa
giornata si voleva dimostrare che è possibile salire sul ring, anche se
non si è dei professionisti e soprattutto senza essere mandati allo
sbaraglio a prendere mazzate tutto il tempo.
Il sogno è quello di creare un circuito “amatoriale”
(non dal punto di vista organizzativo si intende), dove chi non ha le
qualità o non se la sente di cimentarsi in un ambito ufficiale o di
federazione, può comunque avere delle occasioni per mettersi in gioco
sul ring.
Un primo passo è stato fatto.
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