lunedì 30 aprile 2012

Gioco Anch'io Cup a Vicenza

DOMENICA 13 MAGGIO ore 15.00
CAMPO COMUNALE DI VIA BARACCA - VICENZA

GIOCO ANCH'IO CUP
Triangolare di calcio a 11 non competitivo tra:

WELCOME TEAM VICENZA (squadra composta dai profughi della Libia)

SAN PRECARIO INDEPENDIENTE UNITED

PORCENESE (squadra multietnica della provincia di Belluno)

A metà gennaio ad Ancona un insieme di esperienze sportive eterogenee, ma unite dalla ricerca della costruzione di uno sport senza barriere di alcun tipo, ha prodotto un appello intitolato “Gioco Anch'io”. All'interno di esso si chiede una cosa molto semplice alle federazioni sportive: cambiare le regole che limitano l'accesso allo sport agonistico ai migranti e ai loro figli nati in Italia. Stiamo parlando di persone che vivono, lavorano qui, frequentano le nostre scuole e parlano la nostra lingua, ma che sono escluse dallo sport. Lo sport, che per i suoi valori fondativi, dovrebbe essere invece la porta principale, l'elemento più semplice per dare cittadinanza ed accoglienza. Mentre il governo dello sport (e del calcio in particolare) ha un atteggiamento incapace di leggere i cambiamenti della nostra società, in questi giorni a Padova, Bologna, Ancona, Napoli sono stati organizzati dei tornei intitolati “Gioco Anch'io” per dimostrare appunto che attraverso il gioco, la cosa più semplice, si può stare insieme e condividere esperienze. Sono stati tornei molto partecipati, dove tutti hanno potuto giocare liberamente. Noi, come Polisportiva Independiente, da febbraio stiamo condividendo il campo di allenamento e stiamo aiutando una squadra un po' speciale, l'abbiamo battezzata “Welcome Team”. E' composta dai profughi di vari paesi africani scappati dalla guerra in Libia l'anno scorso. La loro situazione è paradossale, ma è altamente esemplificativa delle politiche di accoglienza del nostro paese. Molti di loro stanno ricevendo infatti il rifiuto al riconoscimento di rifugiato politico e rischiano di diventare clandestini. Nell'edizione padovana della “Gioco Anch'io Cup” invece le porte per loro erano aperte, non c'era bisogno di nessun permesso o pezzo di carta per giocare e hanno potuto così esordire ufficialmente.
Domenica 13 Maggio a partire dalle ore 15 la “Gioco Anch'io Cup” approda a Vicenza. Sarà un triangolare di calcio a 11 non competitivo, una specie di “Trofeo Tim” dell'accoglienza. Sicuramente ci sarà il “Welcome Team Vicenza” che si misurerà con altre due squadre che sveleremo a breve.
Vi invitiamo tutti/e domenica 13 maggio al campo di Via Baracca ai Ferrovieri per condividere con noi questa giornata di sport libero dal razzismo. Nel frattempo vi invitiamo tutti/e a sottoscrivere l'appello “Gioco Anch'io” sul sito di SportAllaRovescia.

La giornata di festa continua al Bocciodromo con la cena di autofinanziamento della Polisportiva Independiente e del Welcome Team (12 euro su prenotazione) e con la musica di Mister Funk, Dj Wood e Rivellino Discomix

domenica 29 aprile 2012

Corso gratuito di Prepugilistica

a partire da GIOVEDI' 3 MAGGIO
OGNI MARTEDI' E GIOVEDI' DI MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO DALLE ORE 17 ALLE 18

@ PALESTRA INDEPENDIENTE
presso il BOCCIODROMO, Via Rossi 198 - VICENZA

CORSO GRATUITO DI PREPUGILISTICA
Un corso base ed introduttivo alla Boxe gratuito per studenti, disoccupati, precari, migranti, perché la Boxe non è dare pugni, ma è sacrificio, conoscere sé stesso, riconoscere i propri limiti per superarli. L'unico contributo economico richiesto sarà l'iscrizione alla palestra per dare la copertura assicurativa.

"I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione." [Mohammed Alì]

Gioco Anch'io National Cup

In contemporanea in diverse città d’Italia si è disputato il Trofeo Gioco Anch’io: Ancona, Bologna, Napoli e Padova. Sono alcune delle realtà che si sono trovate ad Ancona nel mese di gennaio di quest’anno, incontro da cui è nato l’appello “Gioco anch’io” , che si pone come obiettivo quello di mutare regole in netto conflitto non solo con il buon senso ma ancora di più con la società in cui viviamo. Quelle regole rigide che impediscono a centinaia di migliaia di giovani e giovanissimi di sentirsi protagonisti attraverso lo sport. La scusa è quella di impedire che si inneschino meccanismi che possono incentivare la tratta di minori, in realtà sappiamo bene che non è questo il modo di impedirlo. Non sapendo come affrontare i cambiamenti sociali che stanno avvenendo nella nostra società, il governo dello sport si sta ancora interrogando sull’opportunità di andare incontro a un mondo che muta. Il senso dell’appello, ma anche quello delle iniziative, è lo stesso. Quello di dimostrare, attraverso la cosa più semplice, ovvero il gioco, che si può stare insieme, si possono condividere spazi ed esperienze. Ci si può misurare gli uni con gli altri. Cosa fa crescere più di questo? Cosa rende migliore una società se non la condivisone e lo scambio? Con tale spirito si è dato vita a questo torneo. La contemporaneità in diverse città crea a maggior ragione un punto di coesione, tenendo insieme esperienze diverse ma che hanno le stesse finalità. Ridiscutere certe regole che escludono tutti quei ragazzi di cosiddetta seconda generazione, che sono nati in Italia. Ragazzi che vanno a scuola, che lavorano. Come si fa a tenerli fuori dallo sport? E qui dovrebbe scattare la retorica sul ruolo fondamentale dello sport nella società. Dal punto di vista della salute, ad esempio, al benessere delle persone. Ma dato per assodato questo, viene ancora più spontaneo chiedersi che senso abbia tenere lontane così tante persone. I cittadini di domani. Ad Ancona come a Bologna, ma anche a Padova e Napoli la giornata si è svolta con un numero di partecipanti al di sopra delle previsioni. Circa venti squadre per torneo. Squadre che rappresentano comunità presenti sul territorio, come può essere Afro-Napoli, un team iscritto al campionato AICS che farebbe la sua bella figura anche in un campionato FIGC. Ma lo stesso vale per molte altre squadre che hanno partecipato a queste giornate. Pensiamo ai finalisti dell’edizione padovana. La squadra dei Kick Refugees, composta da ragazzi che arrivano da Costa d’Avorio e Mali che mai avevano disputato un torneo in vita loro. E la finale si è svolta all'Appiani, lo storico stadio della città, e non un giorno qualunque ma il 25 aprile, data che accresce il senso della campagna che si sta portando avanti. Figuratevi l’emozione! A Bologna il torneo si è svolto addirittura di fronte la Basilica di San Francesco. Numerose le persone che hanno seguito queste giornate. Ad Ancona come a Napoli, un gran numero di persone alle quali si sono aggiunti molti curiosi attratti dal gioco e dall’atmosfera di festa. Ci saranno altri appuntamenti dopo questo. E anche in altre città oltre a quelle dove si è svolta questa prima edizione. Perché sempre più persone possano dire “Gioco anch'io”!

giovedì 26 aprile 2012

Al TPO una serata da guerrieri

Sabato 21 aprile è stata un'intensa giornata di sport, infatti dopo la partecipazione al torneo di calcio "Gioco Anch'io" a Padova, la Polisportiva Independiente è presente al Tpo di Bologna per "Once were Warriors", gran evento dedicato alla Muay Thai. E' stata una bellissima serata che dimostra che la Palestra Popolare del Tpo è una realtà vera ed importante. E' sicuramente un grande risultato che un evento ufficiale, con incontri professionistici, venga svolto all'interno di un centro sociale e non in un anonimo palazzetto. Anche se non c'era bisogno di dirlo, questo evento dimostra che il percorso delle palestre popolari non è offrire corsi "low cost", anzi è la capacità di unire un'idea di sport libera dalle logiche del profitto con la professionalità, le competenze e la qualità del servizio offerto. E' la dimostrazione che nello sport con la passione, l'impegno e la voglia di emergere si possono ottenere grandi risultati. Infatti è stato molto bello vedere il salone del Tpo pieno di pubblico e con il ring montato in mezzo alla sala. "Once were Warriors" è stato organizzato in occasione del 67° anniversario della liberazione di Bologna e prevedeva 10 incontri di Muay Thai, di cui tre professionisti. Erano presenti atleti di tre palestre bolognesi (Tpo, Thai Gym, Pro Fighting), la "Fight Club" di Roma, la "Cinque Elementi" di Padova e "Muay Thai Novara". La serata è stata aperta da incontri con protezioni ai gomiti, paratibie e caschetto suddivisi per categorie di peso. Senza entrare in polemiche, alcuni verdetti espressi dai giudici erano discutibili, però comunque tutti gli incontri sono stati validi tecnicamente, gli atleti hanno dato il massimo, infatti c'era chi era al primo incontro, chi invece ne aveva già qualcuno sulle spalle. Nonostante qualcuno possa pensare che la Muay Thai sia uno sport violento, perchè si utilizzano pugni, calci, gomitate e ginocchiate, in tutti gli incontri si respirava un clima di rispetto tra avversari e sportività, che purtroppo molte volte in altri sport non si verifica. Gli ultimi tre incontri erano invece professionisti e si svolgevano senza protezioni. Bisogna dire che i primi due sono stati i più emozionanti e più vissuti dal pubblico. Il primo era un incontro femminile, tra Stefania Macchia di Bologna e Manuela Clerici di Novara. E' stato un gran incontro combattuto da entrambe fino all'ultimo al massimo. Bravissime entrambe, ma alla fine ha prevalso meritatamente Stefania. L'incontro successivo era quello più atteso della serata. Infatti il Tpo si è trasformato in uno stadio e l'atmosfera in cui si è svolto il match non aveva nulla da invidiare agli stadi calcistici. Si trattava di una sorta di "derby" bolognese, da una parte Suthamma Master Kong, o più semplicemente "Ken", ragazzo thailandese della palestra popolare del Tpo, e dall'altra Aldo Solferini della "Pro Fighting Bologna" (palestra che si trova sotto lo stadio Dall'Ara di Bologna). Essendo al Tpo, il tifo prevaleva per Ken, però anche Aldo aveva i suoi sostenitori, quindi la temperatura della sala era caliente. Anche questo è stato un gran incontro, Ken ha infiammato il pubblico con alcuni colpi ben riusciti, Aldo Solferini si è dimostrato un avversario tosto e roccioso e alla fine l'incontro è terminato in parità, anche se per noi Ken meritava forse la vittoria. La serata si è conclusa con un altro incontro professionistico ed è terminata verso le 11. Bologna sicuramente ha una "scena" molto interessante sulla Muay Thai con tre scuole molto valide e al Tpo c'era l'approccio giusto con sportività e messa in evidenza delle radici culturali di questa antica arte marziale. Facciamo i complimenti alla Palestra Popolare Tpo e alla Thai Gym di Bologna per aver organizzato una serata perfetta e ben curata da tutti i punti di vista.

martedì 24 aprile 2012

Report Gioco Anch'Io Cup di Padova

Alla fine il grande giorno è arrivato. Dopo due mesi di allenamenti, finalmente il "Welcome Team Vicenza" ha fatto il suo esordio. E' stata una grande giornata di sport e di calcio, di quello che piace a noi, dove antirazzismo, voglia di divertirsi e stare insieme prevalgono sui risultati sportivi. Tutto merito della Polisportiva San Precario, che ha dato vita alla "Gioco Anch'io Cup", torneo non-competitivo di calcio a 5. Organizzazione impeccabile (non è facile garantire il regolare funzionamento di un torneo con 20 squadre, avendo a disposizione solo un campo a 11) e location perfetta. Il campo sportivo Pedron inserito nel quartiere del Portello, richiama un po' il fascino dei campi "de 'na volta". La giornata inizia alla mattina e siamo presenti sia come Polisportiva Independiente sia soprattutto come "Welcome team". Prima di tutto è doveroso ringraziare chi in questi due mesi ha risposto al nostro appello e ha donato scarpe da calcio, muta e materiale vario. Senza il vostro contributo, non sarebbe stato possibile far giocare i rifugiati dalla Libia. Il torneo cade fatalità il giorno dopo della loro protesta fuori dall'istituto Paolini per chiedere il riconoscimento della protezione umanitaria, visto che la Prefettura nella maggior parte dei casi sta negando loro il permesso. E' una situazione assurda, infatti la Commissione per riconoscimento dello status si limita a guardare la nazionalità dei ragazzi, tralasciando il perchè sono qua, le loro storie di fuga da una guerra. Per giocare a Padova invece non c'era bisogno di nessun permesso e quindi dopo le procedure di iscrizioni, le nostre due squadre sono andate in spogliatoio a cambiarsi. L'Independiente era in girone con "Come non la vedi" (squadra di studenti universitari), "Reality Shock" (collettivo studentesco padovano), "Kick's refugees", squadra di rifugiati di Padova. Il "Welcome Team" invece si trovava in girone con "Accalappiani", "San Precario Supporters", "Razzismo Stop" di Padova e "Gate 22 VeneziaMestre". L'Independiente prende troppo alla lettera lo spirito non competitivo del torneo e fornisce una prestazione così così e vincendo l'ultima partita contro i Reality Shock evita di finire a zero punti. L'obiettivo di posizionarsi nella zona bar e paninoteca il prima possibile è stato pienamente raggiunto! L'esordio del "Welcome Team" non è fortunato, infatti perde 2-0 con l'Accalappiani. Peccato, perchè Richard e Baba hanno impensierito più volte il portiere avversario. La seconda partita non è altrettanto fortunata, infatti i San Precario Supporters hanno la meglio per un gol a zero. Finalmente nella terza partita arriva il primo gol segnato da Ibrahim, a cui si aggiungerà la rete di Steve. Purtroppo non basteranno per avere la meglio nel "derby" con "Razzismo Stop Padova", altra squadra di rifugiati, infatti il risultato si fermerà sul 2-2. L'ultima partita del girone vede un exploit incredibile con la clamorosa vittoria per 11-0 con il Gate 22. Purtroppo questo risveglio finale non è sufficiente per passare il turno. Sfuma il sogno di poter disputare la finale all'Appiani, ma quello che contava sabato era riuscire a rendere reale quel "Gioco Anch'io" che cerchiamo di portare avanti con il nostro appello. Sabato non ci sono state risse, non c'è stato nervosismo e le lamentele con gli arbitri sono state nettamente al di sotto della media. Hanno giocato comunità migranti, rifugiati, richiedenti asilo, disabili, ragazze, uomini, tutti insieme senza discriminazioni. Questo è il calcio che vogliamo e che vogliamo portare avanti, anche perché la "Gioco Anch'io Cup" è stata pensata come un'iniziativa itinerante e la prossima tappa qui in Veneto sarà domenica 13 maggio proprio qui a Vicenza per un triangolare di calcio a 11. Vi aspettiamo numerosi sugli spalti del campo di Via Baracca ai Ferrovieri per un'altra giornata di sport all'insegna dei diritti di cittadinanza.

giovedì 19 aprile 2012

"Carlo Petrini: una vita in due tempi" online integralmente.

In esclusiva nel sito di Eat Sport o nel canale youtube l'intervista integrale a Carlo Petrini, ex calciatore di Milan, Roma, Bologna e Genoa, salito alle cronache sportive e non per i suoi libri contro il sistema Calcio italiano. Tra questi impossibile non ricordare "Nel fango del Dio Pallone".

Carlo ci ha lasciato l'altro giorno, in un piovoso lunedì a Lucca, nella quale risiedeva negli ultimi anni. Questa intervista esclusiva, l'ultima che ha rilasciato prima di andarsene, farà sicuramente scalpore, ma era giusto pubblicarla integralmente per ricordare che Petrini ha solo cercato di raccontare, senza filtri la sua esperienza diretta. Tenetevi forte, le dichiarazioni sono pesanti, con tanto di nomi e cognomi, il resto lo scoprirete nel video!

Una produzione Eat Sport e Sport alla Rovescia!

martedì 17 aprile 2012

Ciao Carlo!

Che brutta notizia questa mattina! Carlo Petrini se ne è andato. Vogliamo ricordarlo semplicemente con il trailer della recente videointervista fatta da Ivan di SportallaRovescia e da Davide di Eat Sport a Carlo Petrini. Il destino vuole che questo video venga presentato e proiettato domani sera ad Isola Vicentina. Per chi non l'avesse ancora visto, invitiamo tutti ad andare a vederla. Con le vicende del Calcio-scommesse in pieno sviluppo è un importante documento su uno dei pochi calciatori che ha avuto il coraggio di rompere l'omertà che avvolge il mondo del calcio.
Pubblichiamo poi un articolo di Ivan sulla morte di Carlo.
Ci mancherai...



E’ una serata calda dello scorso giugno. Sono al telefono con Carlo quando mi confida che di lì a una decina di giorni si dovrà sottoporre a un delicato intervento alla testa. Mi ripete che è una cosa che deve fare ma non sa poi, dopo l’intervento, cosa succederà. E mi dice: “Perché non vieni a farmi una bella intervista? Un video. Sai, non so come andrà questo intervento, e mi piacerebbe farla con una persona di cui mi fido. Ne ho fatte tante, è vero, ma tutte hanno omesso delle cose, hanno tagliato pezzi che invece avevano una loro importanza per me, e questo non mi sta bene”.

“Tu lo sai che ti chiederò anche di Diego (il figlio che muore giovanissimo di una terribile malattia), vero?"

“So che mi chiederai tutte quelle cose che altri hanno fatto fatica a domandarmi”.

Non ci penso un attimo e gli dico di si. Nasce così “Carlo Petrini - una vita in due tempi”. Una docu-intervista che proprio domani sera, insieme a Davide Sannazzaro con il quale l’ho realizzata, presenteremo a Vicenza. Io e Davide era qualche settimana che eravamo d’accordo sul vedersi per un’ultima revisione del filmato perché poi, dopo averlo presentato in diverse città , il desiderio era quello di pubblicarlo su youtube in modo da renderlo visibile e accessibile a tutti.

Poi questa mattina mi sveglio e immediatamente vengo a sapere che Carlo non c’è più.

Io faccio molta fatica a scrivere queste parole, perché so che non dovrei troppo trasmettere quanto sono coinvolto quando pubblico qualcosa. E’ un aspetto che cerco sempre di tenere a mente. Cercare di mettere una distanza tra me e i fatti che racconto.

Ma oggi mi è proprio impossibile. La trasmissione radiofonica “Sportallarovescia” ha avuto come primo ospite Carlo Petrini. Nasce un rapporto fantastico. Ci verrà a trovare a Sherwood e a raccontare la sua storia nell’estate del 2005. Poi in diverse occasioni ho avuto modo di rivederlo. E innumerevoli le telefonate. Fino a qualche giorno fa.

Ha denunciato con i suoi libri l’abuso sistematico di farmaci a cui i giocatori venivano e vengono sottoposti, il coinvolgimento delle società nella compravendita delle partite e tutte quelle situazioni non chiare di cui si parla oggi. La sua storia è sempre più attuale. Sempre di più.

Domani i funerali a Lucca, poi la salma sarà portata a Monticciano.

Questa mattina, parlando con il figlio Marco e la compagna, Adriana, mi dicevano che Carlo sarebbe contento di sapere che domani sera si racconterà ancora una volta la sua storia.

Io so solo che la sua storia, proprio perché piena di contraddizioni, è una storia che chi ragiona in un’unica direzione non può comprendere. Per me e per tanti invece è proprio questo che ha fatto la differenza. Avere il coraggio di raccontare debolezze e limiti di sé e dell’ambiente in cui si è vissuti, senza mai sfociare nella delazione e nel pentitismo, è cosa rara. Tutto con estrema decisione puntualità.

Quando poi si tratta di un ambiente così chiuso e omertoso come il calcio, è chiaro che si rischia di finire all’angolo, emarginati. Carlo ha scelto di fare questo percorso per tornare in possesso di se, della sua persona.

Io oggi più di così non me la sento di dire. Nei prossimi giorni magari sarà diverso, e sarà un piacere continuare a tenerlo vivo. Ciao Carlo.

Sabato 21 aprile esordio per il Welcome Team



Il "Welcome Team Vicenza", la squadra dei rifugiati dalla Libia, esordirà ufficialmente sabato 21 aprile a Padova all'interno della "Gioco Anch'io Cup". Si tratta di un torneo di calcio a 5 tra 16 squadre. Da Vicenza ci saremo noi della Polisportiva Independiente ed appunto il Welcome Team. Sarà l'occasione per passare una giornata di sport contro il razzismo e per sostenere la nostra campagna "Gioco Anch'io". Ci saranno squadre di migranti, di associazioni antirazziste. Anche se non competitivo, il premio sarà la possibilità di giocare la finale del torneo il 25 aprile allo Stadio Appiani di Padova, prima della partita della San Precario.
Nella giornata di sabato 21 aprile presso il campo sportivo Petron vicolo San Massimo 7/a zona Portello Padova con inizio alle ore 9.30 si terrà un torneo di calcetto (5+1) aperto a tutte le squadre che condividono l'idea di uno sport come un bene comune aperto a tutti senza discriminazioni. L' area sarà attrezzata con stand di ristoro e banchetti informativi.
Sono previsti 4 gironi rispettivamente composti da 4 squadre con partite della durata di 20 minuti.
Le prime due classificate parteciperanno ai quarti di finale e le vincenti nelle successive semifinali.
Terminata la fase eliminatoria al campo sportivo Petron la serata continuerà con il “terzo tempo” organizzato in collaborazione con il Cerebration Social Park presso il parco Venturini Natale (ex Fistomba).
Dalle ore 19.00 aperitivo, cena e musica e banchetti all'insegna di una società meticcia.

Sabato 21 aprile ONCE WERE WARRIORS @ TPO

SABATO 21 APRILE ore 18.00
@ CS TPO BOLOGNA

ONCE WERE WARRIORS – COMBATTI PER LA LIBERTA'



Quella che si svolgerà al TPO di Bologna, non sarà il solito appuntamento con i soliti match di muay thai che in forme tra le più disparate si svolgono nella città, ma ha più voglia di essere un momento celebrativo della muay thai, nella versione più vicina alle sue radici. Il fatto che prenda vita all’interno delle iniziative di quello che è ormai da anni un progetto consolidato e cioè la Palestra Popolare, significa celebrare la muay thai nel luogo di chi la ama davvero.
Vogliamo festeggiare una disciplina la muay thai appunto, di un popolo così lontano, ma che parafrasando un celebre film, riusciamo a sentire così vicino a noi, grazie alla passione che, nel nostro territorio, trova espressione in realtà sempre diverse, ma accomunate tutte dal rispetto di tecniche e movenze che dal passato si evolvono e prendono nuova vita ogni giorno, non solo in Thailandia ma anche in Italia.
E’ grazie alla collaborazione con i grandi Maestri della muay thai di Bologna, che questo grande evento è stato possibile: Il M° Riccardo Pedrini che allena il corso da anni all’intero della palestra popolare TPO, e che vanta una costante crescita di iscritti e talenti tra cui Suthamma “KEN” Master Kong e il M° Carlo Dipaola, che si è occupato dell’alchimia perfetta del match making, e che li vede protagonisti dopo tanto tempo in questa joint venture in quello che è da sempre il loro cambo di battaglia; il M° Mario Zanotti, rappresentante Federale e patron di Gala storici come i Gladiatori Bologna, che ha permesso che questo evento rispettasse tutti i canoni per il riconoscimento ufficiale in Federazione, ma ricordiamo anche la presenza di rilievo del Rappresentante Arbitrale Claudio Baccolini a garantire nella spettacolarità degli incontri la massima correttezza e integrità degli atleti.
E quando si parla di radici, l’associazione col nostro passato di combattenti è vivo e presente anche a 67 anni di distanza, perché mai come oggi ci troviamo a combattere, non solo per la nostra passione, ma anche per la libertà di sentirci protagonisti di un presente tangibile, nelle piazze italiane, come nelle autostrade bloccate dagli autotrasportatori al Sud, nei presidi in Sardegna, e in quelli della Val Susa che lotta ogni minuto contro un sistema di potere che non considera possibile il dissenso sociale.
La scelta della data, quella in cui ha avuto luogo la liberazione di Bologna dall’occupazione nazifascista, è fortemente voluta, da questa nostra generazione che ha vestito gli abiti troppo stretti di una celebrazione relegata per troppo tempo al vecchio, perdendone i principi intramontabilmente universali di lotta per la propria libertà: individuale e collettiva di essere prima di tutto uomini in una società civile, che vale tutto pur di difenderla.
E’ un po’ lo stesso principio che anima i due nakmuay quando si accingono a sfidarsi in un incontro di muay thai: saggiano il terreno liberandolo dagli imprevisti e scacciano col ram-muay (il rituale del giro delle corde e del saluto al Re), gli spiriti negativi che ingiustamente potrebbero influenzare l’andamento dell’incontro per potersi confrontare davvero alla pari. Oggi come allora questa parte di saluto all’avversario, alla propria Scuola e all’autorità, è inscindibile e preponderante prima di ogni incontro, un po’ come dire che per vivere in una società civile, è necessario che essa sia libera dalla tirannia dell’avidità personale e volta al rispetto reciproco di tutti gli individui che così la compongono.

Ecco perché ONCE WERE WARRIORS è la risposta che TpO e Thaigym Bologna vogliono dare a tutti coloro che amano celebrare le emozioni sul ring come nella vita, quindi per cominciare la scaletta prevede 10 match di Muay Thai Full rules, gomiti ammessi, e per i match clou:

Franceco Ghigliotti Pro Fighting Bologna Vs Edoardo Tocci Fight Club Roma
direttamente dalla Thailandia

Suthamma “KEN” Master Kong ThaigymBologna Vs Aldo Solferin Pro Fighting Bologna
… il resto sarà sotto i vostri occhi il 21 Aprile a partire dalle 20.00 con esibizioni e tipica atmosfera Boxing Bar
presso TPO Bologna Via Casarini 17/5

Sovizzo-Independiente 1-3

L'Independiente chiude il campionato con il botto. Bellissima vittoria esterna (la prima della stagione) sul campo dell'ostico GSA Sovizzo, che ringraziamo subito per l'ottimo terzo tempo offertoci tra panini , vino e birra. L'altra incredibile notizia è che la vittoria è stata segnata da una tripletta di Salif, che in una partita sola, riscatta gli errori di mira di tutta la stagione. E' stata indubbiamente una partita giocata perfettamente dall'Independiente, che ha sfruttato le occasioni avute e ha difeso con ordine il risultato contro una squadra forte dal punto di vista sia tecnico che tattico. Probabilmente i padroni di casa hanno un po' sottovalutato l'Independiente e il vantaggio li ha un po' innervositi, ma questa vittoria è merito di tutta la squadra. In un certo senso questa partita lascia un leggero pizzico di amaro in bocca per quello che poteva essere questa stagione se si avesse sempre giocato così: concentrati, grintosi, un po' warriors e soprattutto cinici nel cogliere le occasioni avute.
Il campionato è terminato con 17 punti, frutto di 4 vittorie (3 in casa, è record) e 5 pareggi al penultimo posto.
Ora per noi inizia una parte di stagione importante che è quella legata all'esordio del Welcome Team che sarà sabato 21 aprile a Padova al "Gioco anch'io Cup".

Arnold's A-Independiente 2-2

Finalmente un pizzico di fortuna comincia a baciare l'Independiente. Il pareggio è il risultato giusto alla fine, perchè entrambe le squadre hanno meritato e hanno costruito azioni da gol. Si gioca al campo parrocchiale di Chiampo spoglio d'erba, per fortuna bagnato prima dell'inizio, visto il vento che alzava la sabbia. L'Independiente va in vantaggio con una punizione di Jack dalla trequarti che sorprende il portiere avversario e soprattutto sorprende ancora una volta i suoi compagni di squadra e tifoseria, che non riescono ancora a credere al suo piedino fatato.
Peccato che la gioia dura poco, perchè i padroni di casa pareggiano subito e dopo pochi minuti vanno pure in vantaggio.
La ripresa è abbastanza aperta, l'Arnold's ha qualche occasione per consolidare il vantaggio, ma poi è L'Independiente che comincia a conquistare terreno e trovare il pareggio all'ultimo secondo con un incredibile pallonetto di Valle.
Vogliamo poi ringraziare la società e i giocatori dell'Arnold's per averci consegnato del materiale per il Welcome Team. Apprezziamo molto questi gesti che per noi sono molto importanti, perché dimostrano che esiste un calcio diverso da quello di Masiello e della curva laziale.

Independiente-Tezze 1-2

Un po' in ritardo arrivano i commenti alle ultime partite dell'Independiente. Domenica 25 marzo si è giocata l'ultima partita in casa del campionato. Purtroppo è stata una sconfitta non meritata. Il primo tempo è finito 0-0. Nel secondo tempo il Tezze trova due gol, ma notiziona incredibile della giornata, è Salif a segnare il gol della bandiera. Finalmente il nostro Salif si è sbloccato.