venerdì 4 novembre 2011

Siamo tutti/e Assata Shakur

Prendiamo posizione anche noi nei confronti del vergognoso attacco che sta subendo la "Polisportiva Antirazzista Assata Shakur" di Ancona. Di seguito mettiamo il nostro comunicato, ma prima facciamo un attimo di punto della situazione e di raccolta di link sulla vicenda.

Cosa è successo?
La "Polisportiva Assata Shakur" è un'esperienza di calcio antirazzista che esiste da 10 anni ad Ancona. Dopo numerose iniziative, quest'anno si iscrive al campionato di Terza Categoria. Alessio, un dirigente, domenica sta assistendo alla partita della squadra e viene arrestato dalla Questura di Ancona per violazione del Daspo. Stiamo parlando di una partita di Terza Categoria a cui sta assistendo da dirigente!! Rimane in carcere due giorni e poi liberato.
E' notizia di ieri che la squadra viene sospesa dal campionato di Terza Categoria perchè nel nome è presente il nominativo di una "terrorista" iscritta nelle liste nere del FBI nel 2005. Assata Shakur, per chi non lo sapesse, è stata un'attivista delle Black Panthers, accusata di un'omicidio di un poliziotto, di cui non esistono prove. Attualmente ha quasi 70 anni e vive a Cuba. Non ci sembra certo una terrorista...

Ora di seguito il nostro comunicato e poi una serie di link per capire meglio la vicenda


La notizia della sospensione della Polisportiva Assata Shakur di Ancona dal campionato FIGC di Terza Categoria, perché il nome richiama una «terrorista» iscritta nella lista nera della FBI ci lascia completamente alibiti. Pensavamo che il peggio l'avessimo raggiunto con il ridicolo e vergognoso arresto di Alessio, presidente della Polisportiva, avvenuto domenica scorsa per violazione del Daspo, ma purtroppo ci sbagliavamo. E' stato un provvedimento illegittimo da parte della Questura anconetana, che aveva un chiaro tentativo intimidatorio.
La «Polisportiva Antirazzista Assata Shakur» infatti è una realtà sportiva importante, radicata nel territorio, molto attiva nella costruzione di un calcio diverso, un calcio come ponte tra culture, come occasione di inclusione sociale, che esiste da dieci anni.
Probabilmente il successo di un'esperienza che dai campionati amatoriali entra nel campionato di Terza Categoria ha dato fastidio a chi intende invece il calcio come un business e un luogo dove spartirsi fette di potere e denaro.
Invitiamo la Figc delle Marche ad informarsi bene su chi sia la persona di Assata Shakur, da sempre impegnata per il riconoscimento dei diritti degli afroamericani, e la invitiamo ad essere più incisiva nei confronti dei vari mali del calcio, ossia la corruzione e le partite truccate a tutti i livelli compresi quelli dilettanti, il doping e il razzismo nei campi di gioco.
Assistiamo ogni anno a scandali legati alle scommesse, la credibilità di questo sport ormai è ai minimi, andare allo stadio tra tornelli, divieti e tessere del tifoso è diventato un'impresa. Questi sono le vere questioni da radiare. Esprimiamo la massima solidarietà alla Polisportiva Assata Shakur e chiediamo la sua immediata riammissione al campionato di Terza Categoria. Nel frattempo, per tenere in allenamento i giocatori della Assata Shakur, invitiamo la squadra anconetana a un'amichevole da giocare qui a Vicenza.

POLISPORTIVA INDEPENDIENTE VICENZA

Articolo del Resto del Carlino
http://www.sportpeople.net/vietato-giocare-squadra-ha-nome-di-una-terrorista.html

Comunicato della Polisportiva Assata Shakur in seguito all'arresto di Alessio
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Alessio-libero-subito/9830

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